L'ALPENCUP PARLA ITALIANO: PER LA TERZA VOLTA CONSECUTIVA LA NIS È LA REGINA ALPINA
L'Italia ha dimostrato ancora una volta la supremazia tattica e di gioco che ne ha fatto negli anni la squadra da battere. La pioggia della notte precedente il torneo, ha presentato alle squadre un campo al limite della praticabilità ed una temperatura abbastanza fresca. La NIS parla subito chiaro con la prima partita contro i padroni di casa battendo 2 a 0 la Slovenia con un calcio d'angolo di Attilio Romano (sindaco di Casalbuono, SA) e gol di testa di Enea Emiliani (sindaco di Sant'Agata sul Santerno, RA). Il raddoppio è di Roberto Padrin (sindaco di Longarone, BL) con tiro dentro l'area su assist di Gabriele Riva (sindaco di Arzago d'Adda, BG). Il clou del Torneo è certamente stato Italia Germania e lo 0-0 è significativo sull'equilibrio delle squadre in campo nonostante i tedeschi abbiano effettuato quattro validi innesti nella rosa e dove gli azzurri non sono riusciti a concretizzare. Causa infortuni e la mancanza di cambi l'Austria ha purtroppo dovuto ritirarsi dopo la prima partita giocata contro la Germania chiusa con soli 7 giocatori in campo. La NIS ha dunque vinto il terzo match a tavolino con il punteggio di 3 a 0. L'ultimo incontro contro il Sudtirolo e il 5-0 finale sigla la vittoria dell'Italia che, per la terza volta consecutiva mette le mani sull'Alpencup relegando la Germania al secondo posto. Il primo gol viene realizzato con uno splendido assist di Riva e tocco al volo di Padrin. Il radfoppio è di Mauro Bonomelli (sindaco di Costa Volpino, BG) che risolve una mischia in area prima, e successivamente, segna il 3 a 0 su punizione laterale di Padrin. Quest'ultimo è di nuovo protagonista servendo una palla indietro a Bonomelli che porta il risultato sul 4 a 0 con una rasoiata. È sempre il bergamasco che, in contropiede, chiude il match con un secco 5 a 0. "Ringrazio tutta la rosa per l'impegno e l'attaccamento nel rappresentare la nostra nazione - dichiara il Mister Angelo Campi - non si tratta solo dell'aspetto agonistico (anche se chiudiamo con zero gol subiti), ma della possibilità di far conoscere la propria cultura e le singole tradizioni all'estero". |
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